Barriera fotoelettrica configurabile

Questa barriera fotoelettrica di Sick assicura cablaggio semplice per un massimo di 60 sensori e stabilità di processo grazie alla funzione diagnostica

  • FlexChain offre numerose funzioni interessanti
    FlexChain offre numerose funzioni interessanti

FlexChain è l’innovativo concetto di connettività per fotocellule che, grazie a uno speciale protocollo sviluppato da SICK, collega a cascata fino a 60 sensori. I dati registrati vengono rielaborati e trasformati da un gateway in IO-Link, CANopen o RS485 prima di essere inviati al PLC.

Installazione e cablaggio semplice della barriera fotoelettrica

Il tutto con un unico cavo I/O. Un grande vantaggio in termini di installazione e cablaggio, ma non solo. Grazie a questa modalità di lavoro, infatti, si può assemblare una barriera fotoelettrica interamente personalizzata utilizzando un mix di fotocellule catarifrangenti, a tasteggio o a emettitore/ricevitore. Il controllo ciclico e sequenziale dei sensori scongiura il rischio di interferenza ottica, quindi è possibile collocare i sensori nella direzione e alle distanze desiderate.

Elevata configurabilità e diagnostica integrata della barriera fotoelettrica

Così come tutti i sensori SICK, anche quelli della FlexChain sono dotati di un’elevata configurabilità interna che offre numerose funzioni interessanti. Una tra tutte la diagnostica integrata, che permette di tenere sotto controllo la parametrizzazione, il grado di contaminazione e lo stato di comunicazione per ogni singolo sensore connesso. Grazie a questa modalità di manutenzione preventiva ogni eventuale problema viene individuato in tempi ristretti e notificato in tempo reale con estrema precisione, così da evitare dannosi downtime.