Donazione CD Elettrica all’ospedale di Legnano

L’acquisto di un respiratore sarà un prezioso aiuto nella lotta al Coronavirus e supporterà il personale medico del reparto di terapia sub intensiva di Legnano

  • Marzo 27, 2020
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  • Mauro Colombo, amministratore delegato di CD Elettrica
    Mauro Colombo, amministratore delegato di CD Elettrica

In questo momento di difficoltà per l’intero Paese, a causa dell’emergenza Coronavirus, CD Elettrica offre il suo aiuto con una donazione per l'acquisto di un respiratore destinato ai pazienti ricoverati in terapia sub-intensiva all'ospedale di Legnano. Mauro Colombo, amministratore delegato di CD Elettrica, afferma: «Sono convinto che aiutare i nostri ospedali sia un importante contributo nella battaglia contro il Covid-19».

La donazione di CD Elettrica all’ospedale di Legnano sarà finalizzata all’acquisto di un respiratore per la terapia intensiva

«Donare all'ospedale è il modo più immediato per prendere parte attivamente alla battaglia» prosegue Colombo. «Ed è anche la procedura più efficace e veloce, grazie all'impegno della fondazione degli ospedali, che fa da collettore delle disponibilità e, lavorando a stretto contatto con la direzione ospedaliera, è in grado di incanalare i contributi verso l'acquisto di tutto quanto è necessario in prima linea».

CD Elettrica continua a lavorare nel rispetto delle limitazioni del Decreto Governativo

Come tutte le imprese produttive che devono garantire la continuità operativa dei servizi, CD Elettrica è rimasta attiva, «seppur a ranghi ridotti, per senso di responsabilità e per rispettare le giuste limitazioni stabilite dal Decreto» precisa Colombo.

Il Covid-19 ha cambiato il nostro modo di lavorare, è necessario fare rete

Riguardo alla tenuta del nostro sistema economico, Colombo aggiunge: «Dopo la crisi finanziaria del 2008, il Covid-19 è il secondo evento che in questo lungo periodo mina ogni certezza. Come è accaduto in precedenza, dovremo presto riadattare la nostra normalità a nuovi standard, in cui aumenterà la nostra dipendenza da Internet e dall’economia dell’on demand. Invece, sul nostro territorio sarà indispensabile fare rete, perché penso che il distanziamento sociale che dovrà sicuramente continuare per diverso tempo favorirà il ritorno a filiere produttive locali».