Mitsubishi Electric sostiene il progetto ‘TOC TOC’

Per bambini con disturbi dello spettro autistico, la Fondazione Renato Piatti grazie al sostegno di Mitsubishi Electric ha potuto realizzare un programma di riabilitazione a distanza

  • Novembre 10, 2021
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  • Da settembre 2020 a luglio 2021 il Centro Autismo di Milano ha avuto in carico ogni mese oltre 90 bambini a cui è stato proposto un intervento di riabilitazione da remoto
    Da settembre 2020 a luglio 2021 il Centro Autismo di Milano ha avuto in carico ogni mese oltre 90 bambini a cui è stato proposto un intervento di riabilitazione da remoto

Mitsubishi Electric sostiene la Fondazione Renato Piatti, permettendo lo sviluppo del progetto ‘TOC TOC’. Si tratta di un progetto di riabilitazione per bambini con disturbi dello spettro autistico, nato con l’emergenza Covid-19. Da settembre 2020 a luglio 2021, il progetto ha assistito ogni mese più di 90 bambini, e ormai si è trasformato in un servizio continuativo.

Riabilitazione durante la pandemia

L’arrivo della pandemia da Covid-19 a marzo 2020, e le conseguenti restrizioni adottate per contenere il diffondersi dei contagi, ha significato per tutte le persone un improvviso cambiamento della quotidianità. Le difficoltà sono state ancora maggiori per le persone più fragili e per le loro famiglie, in particolare per i bambini con autismo, sia per alcune caratteristiche proprie della patologia, come il bisogno di mantenere le routine quotidiane, sia per la temporanea chiusura dei centri riabilitativi.

Soluzioni creative per la riabilitazione di persone con disabilità intellettive

La Fondazione Renato Piatti, attiva dal 1999 nella progettazione, realizzazione e gestione di servizi a favore delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e delle loro famiglie, ha subito cercato soluzioni creative e innovative per continuare a gestire il rapporto terapeutico con i bambini che ogni settimana si recavano nei loro centri, consentendo loro di non perdere i progressi fatti fino a quel momento. È apparso subito chiaro come fosse necessario per gli operatori continuare a interagire con i bambini con autismo e disabilità complesse nell’ambiente a loro più familiare, la casa.

Progetto a distanza

Ad aprile 2020 è così iniziato il progetto a distanza ‘TOC TOC’ che ha permesso ai bambini e alle loro famiglie di proseguire con le attività di riabilitazione cognitiva e comportamentale direttamente dalla propria abitazione, grazie a collegamenti video mediante pc, tablet o smartphone, creando una nuova ma costante quotidianità.

Tecniche riabilitative e di stimolazione delle abilità sociali

Il progetto TOC TOC è nato, infatti, sulla base di un approccio integrato di tecniche riabilitative e di stimolazione delle abilità sociali, con metodiche e interventi specifici, guidati da professionisti esperti.

Piattaforma online per la riabilitazione

L’iniziativa ha avuto un riscontro positivo e per questo la Fondazione Renato Piatti ha deciso di trasformare il progetto in un’attività più strutturata da integrare agli incontri in presenza, oggi ripresi. Grazie al supporto della filiale italiana di Mitsubishi Electric è stata messa a punto una piattaforma online in grado di offrire un “ambiente” riabilitativo con schede, giochi e simboli che gli operatori utilizzano insieme ai bambini e ai genitori, ma anche con sezioni di parent training, consigli e strategie per la famiglia. Un vero e proprio kit di tele-riabilitazione in continuo aggiornamento realizzato grazie al lavoro degli specialisti della Fondazione Renato Piatti, in collaborazione con alcuni dei principali enti di formazione e ricerca del settore, per far sì che il nucleo famigliare sia sempre più parte del processo riabilitativo dei bambini.  Il rafforzamento del legame tra genitori e figli nel contesto terapeutico riveste infatti un ruolo fondamentale perché consente di affrontare e superare le situazioni più problematiche, assicurando un maggior benessere emotivo.

Interventi di riabilitazione da remoto

Da settembre 2020 a luglio 2021 il Centro Autismo di Milano ha avuto in carico ogni mese oltre 90 bambini a cui è stato proposto insieme alla propria famiglia, almeno un intervento di riabilitazione da remoto consistente in terapie dirette con il bambino o indirette (con il bambino presente, ma con attenzione particolare al supporto/training con il genitore o l’insegnante), per un totale di oltre 3.200 interventi.  

Un aiuto per le comunità del territorio

“Lo sviluppo delle comunità in cui siamo presenti e l’inclusione sono per Mitsubishi Electric due valori fondamentali. Crediamo molto in questo progetto perché si rivolge proprio a coloro che rischiano di avere delle importanti e prolungate conseguenze legate alla pandemia. La Fondazione Renato Piatti ha saputo trasformare un’iniziativa nata per sopperire a una necessità momentanea in un programma riabilitativo che si avvale di nuove tecnologie per l’apprendimento e che permette così di coinvolgere l’intero nucleo famigliare”, ha dichiarato Elena Tagliani, Corporate Communication & Social Responsibility Manager di Mitsubishi Electric.

Percorsi riabilitativi rinnovati

“Da quando, nel marzo 2020, è stata annunciata l’inevitabile chiusura dei centri riabilitativi di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza, abbiamo dovuto reinventarci. Dovevamo trovare un modo per non lasciare soli i nostri bambini e ragazzi e le loro famiglie, un modo per continuare a garantire il percorso terapeutico – spiega Cesarina del Vecchio, Presidente di Fondazione Renato Piatti onlus. – Grazie alle nuove tecnologie, siamo diventati “nuovi” anche noi: nuovi terapisti da remoto, nuovi educatori online, con le attività condotte attraverso incontri in video nei quali i bambini, i ragazzi e le famiglie hanno potuto trovare un segno di continuità in un momento estremamente difficile. Questa forma di riabilitazione e assistenza a distanza funziona per molti bambini con autismo e disabilità intellettive, tanto che ora è diventata una costante del programma di intervento. Il sostegno di Mitsubishi Electric, unito a quello di altri donatori, consente al progetto TOC TOC di proseguire e migliorare nel tempo.”