SICK ha chiuso l’anno fiscale 2017 con un fatturato in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, assestandosi a 1,511 miliardi di euro. Nel 2017 sono anche cresciuti gli investimenti in Ricerca&Sviluppo, arrivati a 169,4 milioni di euro, cosa che conferma la volontà di SICK di cercare sempre nuove soluzioni in grado di rivoluzionare il mercato. Sono state più di dieci le novità presentate sul mercato, e inoltre sono state costituite delle start-up interne dedicate allo studio di software e alla realizzazione di cloud, seguendo la logica della Industry 4.0.
Un nuovo assetto internazionale
SICK ha annunciato un importante cambiamento strutturale alla conferenza stampa tenutasi il 22 maggio. È stato rivisto l’assetto globale dell’azienda per arrivare a una SICK 2.0: a partire da luglio le 32 filiale verranno raggruppate in nove cluster, per rispondere in modo più compatto alle esigenze del mercato globale, rispondendo alle esigenze della Industry 4.0. La filiale italiana, che sarà affidata all’ingegner Massimo Azzerri e a Costantino Ghigliotti, farà parte del cluster Europe South-West insieme alle filiali di Svizzera, Belgio, Olanda, Francia e Spagna.
Driving Your Industry 4ward
La promessa “DRIVING YOUR INDUSTRY 4WARD”, riportata nello stand di SPS Italia, è supportata da prodotti e sistemi in grado di semplificare e ottimizzare i processi produttivi. Per esempio, la demo Industry 4.0, dove è stato possibile vedere in funzione un esempio della fabbrica del futuro: una simulazione in cui stati prodotti in tempo reale oggetti personalizzati sulla base degli ordini; un AGC (Automated Guided Carts) ha collegato l’ambiente produttivo con quello logistico, coadiuvato da una serie di sensori, mentre i sistemi di controllo si sono occupati della qualità del prodotto. Una squadra di tecnici istituita apposta ha sviluppato particolari sensori per la navigazione degli AGC, in modo tale che potessero cambiare direzione in tempo reale sfruttando i dati di navigazione raccolti durante il tragitto. Per farlo, possono utilizzare tre diversi tipi di sensori: OLS (Optical Line Sensor), MLS (Magnetic Line Sensor) o GLS (Grid Localization Sensor). Inoltre, ogni cart ha uno scanner di sicurezza per evitare collisioni. Sono nati anche altri sensori intelligenti, come i Ranger3, che sfrutta la tecnologia di triangolazione laser per l’acquisizione di immagini tridimensionali. Un’altra novità sono due nuove famiglie di fotocellule, W16 e W26, connesse in rete tramite interfaccia IO-Link per una continua trasmissione di dati di rilevamento e di servizio, oltre che di informazioni per il controllo del processo. A SPS è stato presentato il Master Data Analyzer, un sistema di track and trace stand alone. Il sistema può rilevare il peso degli oggetti e ne calcola il volume e la bounding box minima. A ogni articolo è associato un codice letto tramite apposita pistola barcode: in questo modo la ricerca dei calcolati, trasmessi e salvati nella rete aziendale risulta più semplice, velocizzando le operazioni di picking e inventario.