Per il pompaggio di liquidi aggressivi particolari o in presenza di specifiche condizioni operative, alle volte l’esigenza è quella di ricorrere a dispositivi diversi dalle tradizionali pompe centrifughe. In questi casi, infatti, vengono preferite pompe a trascinamento magnetico, pompe a doppia membrana o addirittura vengono richieste pompe speciali da realizzare su misura. Anche in simili situazioni SAVINO BARBERA ha soluzioni tecniche diversificate, come quando propone pompe ad accoppiamento magnetico in grado di evitare pericolose dispersioni di liquido verso l’esterno. In tutte queste pompe in plastica, una peculiarità rimane però assolutamente invariata: la totale resistenza alla corrosione.
Grazie al loro azionamento magnetico e all’assenza di tenute dinamiche, le pompe magnetiche della serie BM possono essere utilizzate per il pompaggio e il trasferimento di acidi estremamente corrosivi o di sostanze tossiche molto pericolose. Con giranti chiuse, sono adatte esclusivamente a liquidi aggressivi privi di solidi (soprattutto se metallici). Sono disponibili in plastica anticorrosione (PP e PVDF) e in metallo (AISI 316).
CARATTERISTICHE TECNICHE
• Portate fino a 135 m³/h e prevalenze fino a 48 m w.c.
• Esecuzione ermetica senza tenuta meccanica.
• Materiali giunto magnetico: magneti permanenti al neodimio ferro e boro (NeFeBo).
• Materiali pompa: plastica per liquidi corrosivi e metallo per solventi e idrocaburi.
Le pompe magnetiche sono generalmente considerate come pompe esenti da perdite esterne. Pompe senza gocciolamenti sono ovviamente il sogno proibito di ogni utilizzatore: la loro presunta ermeticità va rigorosamente valutata in rapporto alle specifiche caratteristiche del liquido in pompaggio. Caratterizzate da giranti chiuse e da giunti magnetici rivestiti in plastica, le pompe BM sono sensibili a condizioni operative gravose. Il loro limite rimane infatti il pompaggio di liquidi puliti, senza solidi sospesi.
FUNZIONAMENTO
Queste pompe sono azionate da una coppia di magneti contrapposti: il campo magnetico sviluppato tra il magnete induttore (collegato al motore) e il magnete indotto (solidale alla girante) conferisce, per trascinamento, il moto necessario a movimentare il fluido. Vi è dunque la presenza di due distinti alberi di trasmissione: l’albero motore, infatti, non si estende all’interno del corpo pompa e quindi non c’è bisogno di nessuna tenuta per alberi rotanti (l’accoppiamento magnetico costituisce il collegamento pompa-motore). Di conseguenza, i magneti non entrano in contatto tra di loro: una camicia statica di tenuta (in plastica anticorrosione) isola il liquido escludendo, potenzialmente, pericolose fuoriuscite esterne di liquido. È questo il motivo per cui le pompe magnetiche hanno conosciuto grande diffusione: in quanto prive di tenuta meccanica vengono considerate come pompe ermetiche. Ma non bisogna mai dimenticare che le pompe a trascinamento magnetico rimangono fortemente condizionate da alcune applicazioni critiche come liquidi sporchi (polverini metallici non sono compatibili con i magneti mentre solidi sospesi o fanghiglie intasano facilmente la girante chiusa) o come liquidi molto viscosi (che richiedono motori di potenze non indifferenti).