KOBOLD, azienda tedesca specializzata nella produzione di tecnologie di misura e regolazione, nel corso degli anni si è evoluta sempre di più. Renzo Mori, General Manager di Kobold Instruments, ne ripercorre la storia fino ad arrivare alle ultime novità proposte sul mercato. «La nostra è una piccola multinazionale: Kobold conta infatti circa 350 dipendenti nel mondo e ha una serie di filiali presenti per lo più in Europa ma anche nel resto del mondo. Fondata nel 1980 da Mr. Kobold, come azienda produttrice di strumenti principalmente dedicati alla misura di portata, nel corso degli anni ha stretto importanti partnership con diversi costruttori di strumentazione. In questo modo sono stati sviluppati dei progetti nei quali a Kobold è stata affidata la responsabilità di costruire la parte elettronica o di misura». Attualmente la gamma dei prodotti Kobold ricopre tutte le tecnologie per le misure e i controlli di portata, pressione, livelli e temperature.
FILIALI NEL MONDO
In Germania vi sono quattro stabilimenti, tra cui la casa madre e il quartier generale siti nei pressi di Francoforte. Oltre a questi, sono presenti stabilimenti in Ungheria, Spagna, USA e Italia. Nel corso degli anni Kobold ha anche acquisito alcune aziende che sono poi entrate a far parte del gruppo. «La forza di Kobold» spiega Mori «consiste sia nella possibilità di offrire tante soluzioni ai clienti sia di seguirli passo passo con un team di consulenti e professionisti dedicati che offrono indicazioni e suggerimenti sul principio di misura più idoneo da applicare per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza e per risolvere i problemi impiantistici».
KOBOLD ITALIA
Per quanto riguarda l’operato della filiale italiana, spiega Mori: «Normalmente le filiali lavorano con i distributori, che sono in realtà dei partner attraverso i quali viene sviluppata l’attività di promozione nell’ambito del territorio nazionale. Noi ci occupiamo dell’Italia e per regolamento non possiamo vendere all’estero, quindi i nostri distributori hanno le competenze e l’esclusività di una provincia o regione a seconda dei casi. Li supportiamo sia nel training sia nella stesura delle offerte e andiamo anche a visitare i clienti insieme per renderci meglio conto delle situazioni da affrontare. Attualmente abbiamo dodici partner e qualche regione italiana ancora scoperta sulla quale stiamo facendo dei ragionamenti per cercare di completare la copertura su tutto il territorio». «Abbiamo anche dei clienti direzionali. Ovviamente ci sono delle situazioni, soprattutto per i clienti grossi, in cui non si vogliono intermediari. Parte della Lombardia viene infatti seguita principalmente da noi» conclude Mori.
MISURATORE DI PORTATA ELETTROMAGNETICO
Tra le ultime novità lanciate sul mercato da Kobold, spicca il misuratore di portata MIM sviluppato per misurare e monitorare piccole e medie portate di liquidi conduttivi nelle tubazioni. Compatto, completamente in AISI 316, è semplice da utilizzare. Una delle particolarità di questo flussimetro riguarda la rotazione del display in modo elettronico, per cui in qualunque sistema di installazione, in qualunque direzione venga posizionato lo strumento, si ha sempre la possibilità di avere l’indicazione e la visibilità in modo corretto e nel giusto orientamento. Il display touch è utilizzabile anche con i guanti e uno dei vantaggi è quello di avere un’unica elettronica che però dà la possibilità di avere tutte le informazioni e le uscite necessarie per le misure di portata: la portata istantanea, quella totalizzata, il dosaggio e la misura della temperatura. Di questo modello esiste sia la versione compatta sia la versione separata, che permette di arrivare a temperature più elevate del fluido. A breve sarà disponibile anche la versione con attacco flangiato. «La nuova elettronica sarà poi applicata in futuro anche agli altri strumenti, per cui è proprio una nuova generazione che nasce e che ci sta già dando ottime soddisfazioni e buoni risultati» assicura Mori.
MISURATORI DI PORTATA A ULTRASUONI
Un’altra novità è rappresentata dai misuratori di portata a ultrasuoni DUC-MP (portatile) e DUC-MF (per installazione fissa). Si tratta di strumenti che consentono di misurare la portata di liquidi in tubi pieni, in modo molto preciso e senza deriva. Il monitoraggio di tutti i liquidi aggressivi e tossici può essere fatto senza alcun problema. Vantaggio particolare: i sensori sono fissati esternamente sul tubo con il metodo clamp-on. L'installazione non richiede il taglio del tubo e nemmeno l'interruzione del processo. In questo modo, i costi operativi possono essere significativamente ridotti. Il robusto kit di montaggio Quickfix consente un'installazione veloce e precisa dei sensori. Con l'opzione Quick Setup, il trasmettitore può essere configurato in meno di un minuto. In meno di due minuti, i sensori sono montati sul tubo. Lo strumento funziona con temperature del fluido di processo da -40 a +150 °C con portate fino a 30 m/sec. e può essere utilizzato su tubi da DN10 a DN6000. Il DUC funziona utilizzando la tecnologia del tempo di transito ad alta precisione. Grazie alla E-Technology (deflettore anti-rumore), le onde ultrasonore sono guidate e accoppiate in modo tale da evitare echi indesiderati e variazioni di segnale. La portata viene misurata ciclicamente, tipicamente 50-150 volte al secondo. Grazie alla recente elaborazione del segnale digitale, DUC opera senza deriva e risulta affidabile anche in presenza di radiazioni EMC o rumori provenienti da apparecchiature industriali. Misurazioni accurate sono possibili anche in condizioni estremamente sfavorevoli, come in presenza di particelle e gas inquinanti. La struttura intuitiva del menu, il funzionamento semplice mediante otto tasti e l'ampio display grafico facilitano la rilevazione della misura. L'alimentazione a batteria e la scheda di memoria 4 GB rendono la versione portatile del DUC ideale per operazioni di misura temporanee.
MERCATI
In Italia il mondo della strumentazione industriale è molto complesso, vi sono infatti tante aziende che propongono sul mercato diverse soluzioni. «La maggior parte delle volte ci troviamo in concorrenza con dei costruttori che possono proporre una tipologia o tecnologia di strumenti; noi invece abbiamo un ventaglio di soluzioni diverse. Queste situazioni possono essere simili o inesistenti al di fuori dell’Italia: per esempio siamo simili alla Francia e alla Spagna per condizioni e situazioni di mercato e concorrenza ma molto distanti dalla Svizzera» afferma Mori.
PRINCIPALI SETTORI
«Noi lavoriamo con una clientela costituita da costruttori di impianti - quindi coloro che hanno bisogno di una serie di strumenti ripetitivi per risolvere le varie problematiche d’impianto e le varie misure - ma anche da utilizzatori finali, che sono i classici manutentori, responsabili di produzione e responsabili di stabilimento che hanno la necessità di risolvere dei problemi che nascono a livello applicativo, e anche banalmente di sostituire strumenti che si sono guastati» spiega Mori. «Essendo un’azienda piccola e flessibile, abbiamo dalla nostra una certa velocità nella fornitura e nell’ambito della gestione delle commesse. I settori in cui lavoriamo meglio sono quelli dei costruttori di macchine in generale, l’oleodinamica e siamo presenti marginalmente nel settore Food & Beverage, farmaceutico, chimico e del trattamento acque» conclude Mori.
FIERE
«Normalmente partecipiamo a fiere quali A&T, SPS e SAVE e a eventi quali MaintenanceStories» afferma Mori che aggiunge «SPS Italia è una fiera per noi molto importante perché ben organizzata e forse a livello nazionale è la più grande e quella che ha più visibilità. Vale la pena essere presenti perché è un buon appuntamento e un buon momento per incontrare i clienti».
Marta Roberti