Presentata ufficilamente all’edizione 2018 di ACHEMA, in Germania, l’ultima innovazione creata in casa ARGAL è il rilevatore di rottura “ARGARD” dedicato a tutte le pompe a doppia membrana proposte dall’azienda, tra le quali spiccano le serie Quantum, Mistral e ASTRAevo. Infatti, come afferma Omar Gabrieli, fondatore dell’azienda, “le ultime pompe lanciate sul mercato da Argal, le ASTRAevo, hanno beneficiato già in fase di progettazione di questo sistema”. Come spiega il Signor Luigi Mariotti, tecnico specializzato con alle spalle un’esperienza di oltre trent’anni nel settore, lo studio precedente alla realizzazione di questo sistema è stato molto impegnativo.
COMPONENTI DEL SISTEMA
“ARGARD” è composto fondamentalmente da due componenti: il primo, quello principale, è costituito da un generatore di vuoto basato sul principio Venturi e da un vacuostato; il secondo invece è un circuito costituito da elementi logici.
Il vacuostato è un dispositivo usato per comandare automaticamente il funzionamento di una pompa da vuoto in modo che la pressione dell’ambiente al quale la pompa è connessa si mantenga a un valore prefissato.
Il secondo elemento che costituisce l’“ARGARD” determina il modo di intervento. In parole semplici: un circuito costituito da elementi logici (esattamente come i circuiti elettronici) determina il modo in cui interviene tutto il sistema, quando ci si accorge che il livello di vuoto è superiore o inferiore a un determinato valore. Si tratta di un aspetto molto importante che è stato attentamente curato in fase di studio e poi di realizzazione dell’“ARGARD”. Anche questo circuito è completamente pneumatico.
FUNZIONAMENTO
La maggior parte delle pompe a doppia membrana disponibili oggi sul mercato non hanno a corredo questo sistema innovativo ideato da Argal, ciò comporta gravi problemi. Primo fra tutti il richio di accorgersi della rottura della membrana quando il liquido ha già superato la barriera della membrana e andando a inquinare la linea di alimentazione dell’aria. Attraverso questa linea può poi rovinare le apparecchiature collegate, causando, quindi, dei danni non soltanto alla pompa ma anche all’impianto, all’ambiente e alle persone nelle vicinanze. Nel caso in cui vengano utilizzati dei liquidi fortemente aggressivi, la portata dei dani è ancora maggiore. È di massima importanza rilevare la rottura della membrana per poter fermare la pompa e avvisare l’utilizzatore del guasto.
Questo rilevatore di rottura membrana è costituito da un generatore di vuoto di costruzione Argal e da una centralina di controllo. Il generatore è collegato all’intervallo tra la membrana in PTFE e quella di backup ed è in grado di praticare in questa zona un grado di vuoto oltre che di tenerlo sotto controllo ripristinandolo man mano che decade. Quando una membrana si rompe, il grado di vuoto decade rapidamente e in meno di un minuto la centralina collegata al generatore rileva che la velocità di decadimento è troppo alta e interviene sull’alimentazione della pompa bloccandola.
Il sistema funziona solo se la pompa è configurata con membrane accoppiate (per esempio PTFE con la sua membrana di backup) ed è totalmente insensibile al tipo di fluido.
RILEVAZIONE TEMPESTIVA DEL PROBLEMA E INTERVENTO
Il sistema “ARGARD” “può rilevare anche piccolissime forature per esempio quelle causate da uno spillo” afferma Mariotti “ed è capace di intervenire prima che anche la membrana di backup vada incontro alla rottura e il fluido passi dal lato dell’aria rovinando altri componenti della pompa, e soprattutto, la linea di alimentazione con gli elementi collegati sulla stessa”.
SISTEMA COMPLETAMENTE PNEUMATICO IDONEO PER ZONE ATEX
Rispetto ad altri sistemi simili, “ARGARD” è un sistema ideato per le pompe pneumatiche, che non funziona elettronicamente ma è completamente pneumatico. Questo rappresenta un grande vantaggio soprattutto se si ha la necessità di utilizzarlo nelle aree pericolose classificate ATEX Zona 1 e Zona 2, nelle quali, invece, l’utilizzo di un componente elettrico comporterebbe dei costi supplementari di protezione oltre a essere intrinsecamente meno sicuro. “La filosofia di Argal è quella di realizzare accessori o componenti che siano sempre pneumatici, a prescindere dalle applicazioni, perché altrimenti non ci sarebbe alcun vantaggio per il cliente” conclude Mariotti. Da sempre uno dei punti di forza di Argal è quello di investire su studio e ricerca per proporre novità tecnologiche all’avanguardia, e per questo si serve di un team di ingegneri che sta già lavorando a nuovi ulteriori sviluppi dell’applicazione del vuoto.
MAGGIORE SICUREZZA
Il rilevatore di rottura “ARGARD”è stato studiato per garantire la sicurezza delle apparecchiature e degli operatori. Infatti, interviene prima che il fluido attraversi la barriera delle membrane in tempi ridottissimi assicurando la salvaguardia dell’ambiente, dell’impianto e delle altre parti della pompa. In generale, contribuisce a rendere l’ambiente di lavoro più sicuro e consente un maggiore risparmio sulle protezioni per il trattamento dei fluidi pericolosi.
Nel caso di rottura della membrana la pompa si ferma e viene inviato un segnale di allarme. Questo segnale è di tipo pneumatico ma, opzionalmente, con l’aggiunta di un trasduttore può diventare elettrico se richiesto dal cliente. Un ulteriore vantaggio dell’“ARGARD” è che non necessita di manutenzione.
POMPE PNEUMATICHE ASTRAevo
La gamma ASTRAevo è la soluzione ideale per le più svariate applicazioni industriali. Essendo un progetto recente, Argal ha sfruttato tutte le ultime tecnologie in modo da garantire una maggiore affidabilità della pompa, migliorando la durata di vita delle membrane, riducendo al minimo la necessità di manutenzione e garantendo un rapporto qualità/prezzo.
Tutte le esecuzioni standard, sia plastiche sia metalliche, sono idonee a operare in ambiente esplosivo classificato come Zona 2 (Serie II 3/3 IIB T4). Per le applicazioni in Zona 1 (Serie II 2/2 GD IIB T4), Argal realizza le pompe con corpi e altre parti conduttive per tutte le versioni plastiche e metalliche. Le pompe della famiglia ASTRAevo sono disponibili in AISI 316L, in alluminio, in Polipropilene rinforzato con fibre vetro o carbonio e in PVDF rinforzato fibre carbonio: tutte con elevate caratteristiche chimico-resistenti e strutturalmente molto robusti grazie ai polimeri rinforzati. La versione FDA è idonea per l'industria alimentare, farmaceutica e cosmetica.
Maria Bonaria Mereu