È indubbio che il Coronavirus ha avuto un impatto negativo sull’economia globale, in particolare nei primi sei mesi del 2020, come confermato anche dal bilancio presentato dalla multinazionale tedesca SCHAEFFLER. Il fatturato del Gruppo per i primi sei mesi ammonta a 5.574 milioni di euro (anno precedente: 7.226 milioni di euro). Al netto degli effetti di cambio, i ricavi di vendita del periodo sono diminuiti in modo considerevole del 21,8%, in conseguenza al calo della domanda dovuto alla pandemia del Coronavirus; il calo per il secondo trimestre è stato del 34,5%. Questa diminuzione è stata determinata dal calo dei ricavi di vendita di tutte le tre Divisioni, con il ribasso di gran lunga il più consistente del 26,8% al netto degli effetti di cambio del fatturato della divisione Automotive OEM per la prima metà del 2020.
Crescita del fatturato in Cina e ripresa a giugno per le altre Regioni
L’impatto della pandemia sulle quattro Regioni è cambiato. La Greater China ha riportato una crescita del fatturato depurato degli effetti di cambio del 3,0% per il periodo in esame grazie alla ripresa che si è manifestata nel secondo trimestre.
Le altre tre Regioni hanno registrato una notevole diminuzione dei ricavi di vendita nei primi sei mesi. Nel corso del mese di giugno, le attività hanno registrato una notevole ripresa in tutte le Divisioni e le Regioni. Nei primi sei mesi del 2020, il Gruppo Schaeffler ha conseguito un EBIT prima degli effetti straordinari di 65 milioni di euro (anno precedente: 556 milioni di euro), che rappresenta un margine EBIT prima degli effetti straordinari del 1,2% (anno precedente: 7,7%). La flessione rispetto all’esercizio precedente è stata principalmente dovuta al calo del margine lordo a seguito del calo dei ricavi in termini di volumi.
Calo del fatturato Automotive OEM e Aftermarket e Industrial
La Divisione Automotive OEM ha generato un fatturato pari a 3.264 milioni di euro (anno precedente: 4.517 milioni di euro) nella prima metà del 2020. Al netto degli effetti di cambio, i ricavi di vendita sono diminuiti in modo considerevole del 26,8% rispetto all'anno precedente, principalmente a causa delle minori quantità vendute.
La Divisione Automotive Aftermarket ha registrato nel periodo in esame un calo dei ricavi di vendita in termini di volumi depurato degli effetti di cambio del 14,8% attestandosi a 747 milioni di euro (anno precedente: 904 milioni di euro). Dopo un aumento considerevole nel corso dell’anno precedente, principalmente nell’attività dell’Independent Aftermarket nella Regione Europa, nei primi due mesi dell’anno, i ricavi di vendita sono diminuiti in modo considerevole in tutte le Regioni nel corso del restante periodo in esame. L'acquisizione globale degli ordini è migliorata nel corso del secondo trimestre, chiudendo sulla media dell'anno precedente.
La Divisione Industrial ha generato un fatturato di 1.562 milioni di euro (anno precedente: 1.804 milioni di euro) nel primo semestre 2020. Al netto degli effetti di cambio, i ricavi di vendita sono diminuiti del 12,8%. Le Regioni Europa, Americas e Asia/Pacific hanno riportato un calo considerevole dovuto alla crisi nei primi sei mesi del 2020. Al contrario, un tasso di crescita a doppia cifra è stato registrato dalla Regione della Greater China, dove il cluster del settore eolico ha continuato ad ampliarsi in modo considerevole.
Free Cash Flow migliore rispetto al 2019
Per il primo semestre 2020 l'utile netto (perdita) distribuibile agli azionisti prima delle attività straordinarie ammonta a -76 milioni di euro (anno precedente: +324 milioni di euro), in netto calo rispetto all'esercizio precedente. L’utile netto (perdita) è stato di -353 milioni di euro (anno precedente: +273 milioni di euro). Gli utili per azione senza diritto di voto sono stati pari a -0,52 euro (anno precedente: +0,42 euro). Con -148 milioni di euro, il Free Cash Flow prima dei flussi di cassa in entrata e in uscita per attività M&A per il primo semestre 2020 è stato superiore a quello del periodo in esame dell’anno precedente (-229 milioni di euro).
Klaus Rosenfeld, CEO di Schaeffler AG, ha dichiarato: “Grazie a una gestione proattiva, nel primo semestre 2020 siamo stati in grado di generare un free cash flow migliore rispetto all'anno precedente. La rigorosa disciplina sul capitale e sui costi esercitata negli ultimi mesi ha dato i suoi frutti. Manterremo questa disciplina anche nella seconda metà del 2020".
Misure per mitigare l'impatto finanziario della pandemia Coronavirus
I programmi avviati nelle tre Divisioni nella primavera del 2019 - RACE (Automotive OEM), GRIP (Automotive Aftermarket) e FIT (Industrial) - stanno avendo l'impatto desiderato. Le misure strutturali e di efficienza avviate in questo contesto hanno contribuito a ridurre il costo del venduto. Inoltre, il Gruppo Schaeffler ha avviato o proseguito le misure per mitigare l'impatto finanziario della pandemia del Coronavirus durante il periodo in esame. Il Gruppo Schaeffler ha circa 2,4 miliardi di euro di liquidità disponibile sotto forma di cash e linee di credito, che rappresentano circa il 19% del fatturato degli ultimi dodici mesi.
Klaus Rosenfeld ha dichiarato: "Grazie alla coerente implementazione delle contromisure e ai solidi utili apportati dalle nostre divisioni Automotive Aftermarket e Industrial abbiamo finora superato la crisi meglio del previsto. La ripresa della domanda nel mese di giugno è un'indicazione che - dopo il punto più basso di aprile - le cose stanno gradualmente migliorando. Ciononostante, l'incertezza su quando torneremo ai livelli pre-crisi rimane elevata. Per noi questo significa che dobbiamo continuare ad agire con grande lungimiranza e disciplina".